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All You Need Is Death



Opera prima del regista irlandese Paul Duane del 2023, ci trasporta nel suggestivo mondo del folk-horror celtico e pagano delle antiche culture del Nord Europa. Il film esplora le credenze e le suggestioni di queste tradizioni ancestrali, ponendo l'accento sulla necessità di riequilibrare l'immagine femminile, spesso sottomessa e demonizzata, restituendole il suo ruolo di saggezza e consapevolezza all'interno della nostra società.


Ambientato in Irlanda, un'ambiente ricco di paesaggi verdi e rigogliosa natura, con almeno una storia di spiriti per ogni villaggio e frazione, in un continuo contrasto tra bellezza senza tempo e terrore antico.



Il film si apre come una finestra visionaria e distorta di una sottocultura di due appassionati di canzoni celtiche folkloristiche, si imbattono in un misterioso e inquietante disco che pare essere una cantilena evocativa di qualcosa di spirituale, avviando così un'indagine oscura alla scoperta del suo significato nascosto, addentrandosi in un regno tra il reale e l’irreale, trasportando lo spettatore in un’ipnotico viaggio visivo e sensoriale, senza una vera logica e facendoci perdere una certa lucidità obiettiva. 



Duane lavora su un campo tra l’inquietante mondo dell’incubo della mente che si mischia alla nostra pelle, dove la follia si muove tra forze sinistre e mutazioni orripilanti, formando un'improbabile coesistenza tra le varie forze soprannaturali che stanno perseguitando la coppia protagonista, Anna (Simone Collins) e Aleks (Charlie Maher).


Ciò che scopriranno andrà ben oltre la loro immaginazione, e il regista, astutamente, rifiuta di spiegare fino agli ultimi istanti del film, quando la rivelazione emerge attraverso un'enorme sequenza di assimilazione e trasformazione.



All You Need Is Death si immerge nei misteri dell'arte, dell'amore e delle tragedie passate, che si riverberano attraverso i secoli. Parla della capacità della musica di sedurre e corrompere, della rabbia maschile e della vendetta femminile, della gelosia, del tradimento e della fame che unisce indissolubilmente le persone e contemporaneamente le distrugge.


La colonna sonora composta da Ian Lynch, co-fondatore del gruppo folk dublinese Lankum, è maestosa e suggestiva, ricordandoci come una canzone possa essere un contenitore che ospita sogni e desideri sia morti che vividamente vivi, come una maledizione sulla più pericolosa di tutte le emozioni: l'amore. Una storia di punizione primordiale e di dannazione eterna.



Il genere folk-horror, che a partire dagli anni 2010 è diventato uno gioco labirintico che ci ha abiutato ad una porta verso antiche foreste e spazi cultuali premoderni, mentre All You Need Is Death tende a rimanere in ambienti urbani neutri e in edifici abbandonati in anonime città e territori.


In questo film, il passato si fonde con il presente, creando un'esperienza lenta ed enigmatica, ma per gli appassionati del genere rappresenta un vero must e una piccola gemma da non perdere.

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