Crisalida

Mikel Balerdi è senza ombra di dubbio uno degli artisti più interessanti, discutibili ed eccessivi del momento. La sua arte tanto "imperfetta" quanto profonda non può lasciare indifferente nessuno, neanche la mente più abituata all'estremo in senso strettamente visivo e sensoriale. Un'artista a 360° che unisce la body-art, la sospensione, la pittura e il cinema in opere complesse, putride che vanno a toccare la nostra più intima emotività.

Crisalida è un'opera oscena, disgustosa, esplicita che gode di una regia e un'interpretazione più matura e riflette la bravura di Balerdi nel fondere l’arte con il cinema estremo ma soprattutto, nel creare un’atmosfera asfissiante e sudicia in cui prende vita uno spettacolo provocatorio e oltraggioso.

Prequel dell'acclamato "Larva Mental", è un'opera che si spinge oltre, regalandoci 78 minuti di disperazione e depravazione. Il suo corpo viene usato senza pudore per mostrarci dove non esiste nessun limite sado-masochistico di una morbosità che disgusta e disturba.
Complesso e meno didascalico del suo predecessore, va esplorando in profondità l'evoluzione narrativa e la complessità di come John, interpretato dallo stesso Mikel, sia arrivato agli eventi raccontati in Larva Mental, aggiungendo sicuramente un nuovo livello di introspezione al racconto.

Un lavoro più maturo dove Mikel ha portato tutto il suo mondo artistico, creando una pellicola grottesca e di una grande spiritualità. Certo non è esente da imperfezioni, come un montaggio che sembra essere stato molto sbrigativo e un suono che sale e scende tra i momenti di musica noise e i momenti di dialogo, che rendono fastidiosa la visione. Ma a Mikel si può perdonare tutto, perché in questo film, che è forse più un'espressione di video-arte, ci porta nel suo mondo fatto di una grande sensibilità umana.

E forse questa opera è la prova che horror e pornografia non sono mondi così distanti. Il "tutto è lecito" è una metafora dove la mente e le sue perversioni possono trovare il proprio sfogo senza vergogna, mandando un messaggio neanche troppo sottile che solo chi è dotato di una certa sensibilità saprà comprendere, andando oltre il perbenismo. Ma attenzione perché ogni peccato porta con se un biglietto senza ritorno nell'abisso in cui cadere è tanto facile, quanto non lo è ritornare in superficie.
Excelente reseña para introducirse en el mundo de este director, gracias! 🙌