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Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person



"Humanist Vampire Seeking Consenting Suicidal Person" è un film canadese del 2023, diretta da Ariane Louis-Seize, che affronta in modo audace e provocatorio tematiche complesse come l'etica, la moralità e l'accettazione di sé, sfidando gli spettatori a riflettere sul significato della vita e sulla complessità delle relazioni umane.



Un teen-drama che ci racconta la storia di Sasha (Sara Montpetit), figlia adolescente di una famiglia di vampiri ma che a differenza loro, nonostante il bisogno di sangue per sopravvivere, si rifiuta di cacciare e uccidere le sue vittime.


Il film scorre piacevolmente senza cadere in banali cliché, proponendoci una narrazione atipica sulla nascita e sull’evoluzione della solitudine a cui forse ci si abitua troppo presto ma non si arrende e persiste nella continua ricerca dell’essere parte di qualcosa e di trovare qualcuno con cui poter esser sè stessi.



Sasha incontrerà Paul (Félix-Antoine Bénard), un ragazzo vittima di bullismo, depresso e con tendenze suicide, aggiungendo un tocco di romanticismo e complicità alla narrazione, pur non trascurando il peso della tristezza che questi due giovani portano dentro di sé.


Un film che racchiude al suo intero diverse tematiche, tra cui la già sopra citata solitudine, ma sopratutto l'aspettativa genitore-figlo che li vogliono come loro incubatori di ambizioni fallite che vengono proiettate sui di essi, come uno specchio esente da quei difetti che hanno reso le loro vite miserabili e dedite ad un’unica causa che non include nessuna gratifica personale. Ma sappiamo bene che questo comportamento porta all'inevitabile delusione e allontanamento della prole, che rifiuta il mondo opressivo e disfunzionale imposto, accrescendo sempre più quell’inevitabile sentimento di colpa che non può che sfociare nell'isolamento e alla totale perdita di dialogo.



Un'altro aspetto interessante, ma poco approfondito, è il suo modo di introdurre e mettere in discusione l’argomento dell’alimentazione, anche se non è il suo tema principale, ci pone davanti ad un’quesito che non si può ignorare. Se da una parte abbiamo la famiglia-succhiasangue che si nutre del fluido più sacro dell’uomo e non permette altra "pietanza" nella loro dimora, dall'altra abbiamo Sasha che sogna caramelle e pasta che vede mangiare dalle persone normali nei ristoranti la sera e nei supermercati colmi di lecornie molto invitanti.


Questa tematica si sta sempre più inserendo nel collettivo artistico, sopratutto cinematografico dove il suo scopo primario, ciò il nutrire e mantenere in vita l'essere umano sta creando sempre più dibattiti tra cosa è giusto e salutare mangiare e cosa non lo è, tra scelte più o meno etiche, che danno l’illusione personale di essere nel giusto e dare il proprio contributo al rispetto del mondo circostante. Ma è davvero così?



Un film impegnato che però non appesantisce lo spettatore, ma anzi intrattiene e diverte con il suo humour nero-nerissimo, immerso nell'oscurità della notte, portatrice di pensieri e rivelazioni.

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