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La Mesita Del Comedor


È difficile parlare di questo film senza rivelare troppo, poiché la sua bellezza e genialità risiede in quel mistero che lo avvolge fino alla sua visione. Pur nella sua semplicità, riesce ad esplorare in profondità la complessità della persuasione e della manipolazione nella psiche umana.


La premessa è estremamente ingannevole e non vi preparerà affatto per ciò che vedrete in questo dramma-psicologico del 2022, diretto dal regista Caye Casas, dove l'horror più brutale si fonde perfettamente con un black humour spietato e cinico.



La narrazione si apre presentandoci una coppia di neo-genitori, in una giornata di shopping come tante altre, alla ricerca di un tavolo da pranzo. Un'acquisto all'apparenza banale e una scelta che ricade su un'orrendo tavolo di vetro indistruttibile, sostenuto da due statue dorate raffiguranti due donne nude.


Nonostante lo scetticismo della donna, l'uomo si farà persuadere del venditore, che porterà i due al suo acquisto, ignari delle conseguenze tragiche che questo oggetto provocherà e che si riveleranno essere l'inizio della fine, ma in un modo ben diverso da come ce lo immaginiamo.



Al loro rientro a casa e dopo aver affrontato faticosamente le scale trascinandosi il pacco pesantissimo contenente l'oggetto appena acquistato, incrociano la loro vicina con la figlia, dove si percepisce un rapporto problematico tra le due, dove una vive in un mondo fantastico fatto di illusioni, nascondendo una totale insoddisfazione e una ragazzina che sproloquia di una pseudo-relazione con un ragazzo che sembra desiderarla, ma si rifiuta di voler stare con lei.


Questo è solo l'inizio di una strana serie di vicissitudini assai inquietanti, dove lo spettatore inizia a sperimenta sempre più un crescente senso di adrenalina ed inquietudine.



Finalmente rientrati in casa, Jesus (David Pareja) e Maria (Estefanía de los Santos) si metteranno subito all'opera per montare la Mesita, ma ben presto si accorgeranno che manca una vite per fissare quel maledetto vetro indistruttibile. Mentre la donna esce per fare degli acquisti per la cena della sera, l'uomo chiama il rivenditore per richiedere la vite mancante.


Ma ecco che quel destino beffardo ed infame, bussa alla loro porta, mostrando come le più normali azioni quotidiane, possano precipitare in tragedie irrimediabili, e portare la mente umana ad una disperata via di fuga per non accettare il destino che ormai ha riscritto il suo percorso per sempre. Dove la sfortuna diventa la frusta del karma che sferza sui personaggi senza possibilità di redenzione.



"La Mesita del Comedor "è un film semplice, ma straordinario nel generare una tensione fisica e psicologica che sa tenerti incollato allo schermo dall'inizio alla fine, coinvolgendo lo spettatore, rendendolo testimone di ciò che sta accadendo, ma tenendo all'oscuro i diversi personaggi che si incrociano nel film, fino al devastante atto finale.


Casas ha creato qualcosa di così reale e fastidioso nel coinvolgere il pubblico rendendoli complici di ciò che sta accadendo sullo schermo, creando un legame profondo con i due protagonisti e suscitando un'empatia totalmente involontaria.



Che dir si voglia, questo è il vero orrore; privo di mostri, demoni o zombie, ma forte di un segreto inquietante da mantenere celato a ogni costo e noi siamo lì a guardare ed osservare le mosse dei soggetti coinvolti, aspettando avidamente la rovina finale.

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