MaXXXine
L'attesa era alta, così come le aspettative, ma parto subito col dire che Maxxxine, film conclusivo della trilogia di Ti West iniziata con "X" è un mezzo Flop.
Mi spiace disilludere il vostro hype, così come è crollato il mio...ma questo film non apporta nulla ad un meraviglioso esordio e ad un seguito, Pearl, degno di nota. Anche se...
Scordatevi Pearl, qui si ritorna alle origini con "X" e alla sua protagonista di film per adulti Maxine. Ma bisogna anche ricordarsi la back-story raccontata dai televisori accessi nella casa dei due anziani killers.
Quel sottofondo, forse passato in sordina che già al suo tempo mi aveva dato l'idea di essere un pezzo fondamentale della storia. E qui sarebbe interessante capire se Ti West avesse già immaginato questo finale durante la scrittura di "X" e se avesse pianificato la trilogia sin dall'inizio.
Ma torniamo a "Maxxxine"; Il film non può essere classificato come un'horror puro, in quanto il filo conduttore si avvicina al crime-thrilller dalla trama sconclusionata ed inconcludente, che mischia troppi generi creando un qualcosa d'indefinito che non convince, e diciamocelo...il regista ha dimostrato di saper fare molto meglio...ma mooolto meglio.
Il film si apre con il più classico e banale cliché degli anni '80, il Successo, la Droga, il Porno, il Satanic Panic - argomento ormai stra abusato negli ultimi anni e onestamente ha pure stancato - e il Night Stalker, Richard Ramirez. Simbolo di una Los Angels impaurita, che brilla di quella luce hollywoodiana tanto bramata dalle aspiranti attrici, tanto quanto ne è la sua rovina depravata e che fa quasi da voce narrante all'essenza di Maxine.
Se tutto l'involucro: regia, fotografia, scenografia, ambientazioni, costumi, attori - bella prova di Lily Collins, che finalmente si libera di "Emily in Paris" e ci regala un'interpretazione degna di nota, pronta a diventare una nuova Scream Queen - e ottime kills, tra lo splatter e il gore. Una in particolare, dove Maxine da il meglio di se, è forse l'unica cosa che vi resterà impressa, per il resto c'è ben poco da ricordare.
Peccato, davvero un gran peccato! Questo è un perfetto esempio di come l'industria sfrutti il successo a fini di marketing e profitto, offrendo un prodotto di scarsa qualità, ma esaltato dai flash da red carpet.
Se già Pearl non mi aveva entusiasmato completamente - seppur un buon film, ben scritto e con un'ottimo sviluppo del personaggio e della storia - si poteva notare una decadenza verso qualcosa che non sarebbe stato all'altezza di "X" che era tutt'altra cosa. Quindi in un certo senso non mi aspettavo un finale con il botto, ma un buon film si!!!
Con Maxxxine hanno voluto mischiare troppo i due personaggi interpretati da Mia Goth (Maxine e Pearl) volendo forse spingere più lei come icona horror che lavorare su una sceneggiatura sensata e credibile e dare uno spessore che poteva concludere lodevolmente questa trilogia...La sensazione è che sia un film a sé stante, e mi ripeto, con questo film Ti West ha voluto cavalcare l'onda del successo. Ma non sempre le onde ti portano in alto, a volte il rischio è di annegare, e qui si annega nella delusione.
Il messaggio che trasmette è chiaro e agghiacciante, ma non basta per rendere il finale efficace nel rivelare la triste verità della fama. Quella sottile linea tra essere una star di Hollywood e una star della morte.
Il film avrebbe potuto essere molto migliore senza quel terzo incomodo che compromette la credibilità della trama. Mi fermo qui per evitare spoiler. Se avete visto il film credo capirete a cosa mi riferisco e se ancora no, lo capirete una volta usciti dalla sala.
Ad ogni modo ve lo consiglio, se avete apprezzato i due capitoli precedenti, non potete mancare alla sua visione e trarre le vostre con(cl-f)usioni.
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