Mind Body Spirit
Film statunitense del 2023 debutto alla regia del duo composto da Alex Henes e Matthew Merenda.
Il film ci porta a conoscere Anya (Sarah J. Bartholomew), aspirante influencer di yoga, che suo malgrado non ha quella presenza fisica e carismatica necessaria per diventare una star del web. La vediamo in in tutta la sua insicurezza e goffaggine provare a dare vita a video-tutorial che hanno più l'aria di una parodia destinata alla derisione del pubblico.
Consapevole dei suoi limiti, la seguiamo nel suo impegno ma anche nei suoi momenti di crollo psicologico in cui sfoga le sue frustrazioni. Ma tutto cambia, o così almeno credere, quando scopre un passaggio segreto della casa, che la conduce in una stanza dove si ritrova circondata da candele e boccette sospette e fa la scoperta di un particolare libro che ha tutta l'aria di essere un manuale per una guida per la ricerca della spiritualità interiore. Ma come possiamo prevedere l'apparenza benevola la porterà in un'abisso infernale fatto di fantasmi e strane presenza.
L'originalità della pellicola non sta tanto nella sua storia, che usa come espediente per mostrarci il mondo in cui viviamo oggi dominato dai social e da quella fame di gloria che ogni creator spera di ottenere mettendosi "a nudo" davanti ad una telecamera, esponendosi, creando e ricercando costantemente un'immagine perfetta di sé.
Girato in stile Found Footage che aspira più ad essere uno screenlife, sottogenere sempre più presente come evoluzione dei Mokumentary e dei Found Footage stessi. Il film è interamente ambientato nella casa lasciata in eredita ad Anya dalla nonna scomparsa. Una nonnina che nascondeva ambigui segreti che come prevedibile porteranno la nostra protagonista in un labirinto di paranoia e follia.
Il film di per sé non è nulla di eccezionale, ma sa raccontare in maniera semplice quella moda quasi conformista della costante ricerca della spiritualità di una connessione con il nostro io più intimo. Unendo saggiamente la stregoneria e la voglia di mostrare al mondo il nostro valore e smetter così di essere degli outsider insignificante e risplendere della nostra immagine.
Non privo di difetti ma un'ottimo debutto che tocca una tematica che riguarda tutti noi, tra il terrore psicologico e la più grande paura del nostro tempo, cioè quella di essere essere Miss/Mister Nessuno.
Un film che gioca molto sul fuori campo e su jumpscares prevedibili ma mai banali. Ottima l'interpretazione di Sarah J. Bartholomew, che conferisce una certa credibilità al personaggio e un'utilizzo ben strutturato degli spazi quasi claustrofobici.
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